È una delle grotte più belle dell’arcipelago, profonda oltre
70 metri, prende il nome dalla foca monaca (bue marino) che l’ha abitata per
lungo tempo.
Larga da 6 a 14 metri, termina con una piccola spiaggetta raggiungibile a nuoto.
Nelle giornate di calma, le ultime luci del tramonto ne
illuminano l’interno, contribuendo, insieme alle silenziose
diomedee che rientrano planando delicatamente verso le
loro tane, a creare un’atmosfera di calore e pace ineguagliabile.